

La forte economia della Corea del Sud (11a nel mondo nel 2015), l’elevato potere d’acquisto pro capite nonché la dipendenza dalle importazioni alimentari fanno del Paese un qualcosa di estremamente interessante per gli esportatori alimentari mondiali, seppure nel 2015 le importazioni totali abbiano registrato un calo. Si cercherà qui di analizzare quali prodotti importati abbiano il più grande potenziale e quali siano i migliori passi per entrare nel mercato e contattare gli importatori e i distributori alimentari.
Partner commerciali
Essendo una delle più grandi economie di esportazione del mondo, la Corea ha forti collegamenti commerciali in tutto il mondo. Un accordo di libero scambio con l’Unione Europea, che è diventato attivo nel luglio 2011, ha ulteriormente migliorato il suo status. L’accordo ha raggiunto la sua piena forza nel luglio 2016, cancellando i dazi all’importazione su quasi tutti i prodotti, cosa ormai che è un ricordo del passato. Al vertice degli importatori dell’UE, la Corea del Sud occupa l’8° posto e le esportazioni di merci verso il Paese asiatico nel 2014 sono state pari a 43,2 miliardi di Euro. Dal 2012 la Corea ha anche un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti, che è il principale esportatore di prodotti agricoli per Paese asiatico. Altri partner commerciali di spicco nel settore alimentare sono Cina, Australia, Canada e Thailandia.
Il potenziale agricolo relativamente limitato della Corea, assieme ad una grande popolazione di oltre 50 milioni di abitanti, costringe il Paese a dover fare non poco affidamento sulle importazioni alimentari (circa il 70% del suo fabbisogno). La crescita in tale comparto è tra l’altro alimentata dall’attenzione dei consumatori per gli alimenti biologici, da una maggiore diversificazione e da una migliore qualità del prodotto.
Principali importazioni e tendenze alimentari
Il mercato alimentare coreano è al momento influenzato da una serie di tendenze che influenzano la domanda dei consumatori. La popolazione sta adottando uno stile occidentale e una dieta che apre le porte a popolari prodotti statunitensi ed europei. Ha anche un seguito crescente tra i giovani professionisti e la popolazione anziana – che cerca di rimanere in forma – la tendenza mondiale per il biologico che si concentra su prodotti di alta qualità con molteplici benefici per la salute e il benessere. Il prezzo è meno problematico rispetto a quanto accade in altri Paesi asiatici ed i coreani tendono a spendere di più per le importazioni di carne bovina non essenziali.
Carne Le importazioni di carne (sia fresche che congelate) sono in crescita, soprattutto per il maiale e il manzo. I prodotti suini stanno guadagnando una maggiore popolarità tra i consumatori e la carne di maiale surgelata è la categoria più importante tra le importazioni di alimenti surgelati. Alcune delle più importanti fonti di carne di maiale sono gli Stati Uniti, la Germania e il Cile. Alcuni dei Paesi europei che hanno una tradizione nella produzione di suini potrebbero trovare il Paese una prospettiva interessante. La Corea ha importato carne di manzo per un valore di 1,81 miliardi di dollari dall’Australia, dalla Nuova Zelanda, dal Canada e da alcuni Paesi sudamericani, in particolare dall’Uruguay.
Cioccolato, snack & biscotti Le importazioni coreane di vari snack, dolcetti e biscotti sono in costante aumento dal 2005 (più del 290%, per un totale di quasi 122mila tonnellate). Anche le recenti statistiche mostrano dei risultati promettenti per il cioccolato e un’ottima opportunità per i produttori stranieri di cioccolato: le importazioni sono cresciute del 200% dal 2000 quando le importazioni totali erano di circa 15.500 Tonnellate. I coreani preferiscono prodotti di cioccolato provenienti da Stati Uniti, Belgio, Germania, Italia, Francia della Cina. Alimenti freschi – noci e frutta Il consumo di prodotti alimentari freschi sta crescendo lentamente, ma costantemente, fattore influenza anche le importazioni del Paese per tali prodotti. Le noci e le importazioni di frutta fresca (per un uso in succhi) mostrano le maggiori promesse di crescita e dovrebbero essere prese in considerazione dagli esportatori che stanno decidendo quali prodotti introdurre sul mercato asiatico.
Formaggio Il formaggio sta catalizzando l’attenzione dei consumatori coreani che si sono abituati al prodotto grazie all’influenza di piatti occidentali quali la pizza, le lasagne, ecc. Le importazioni di formaggio sono aumentate enormemente nell’ultimo decennio e sono ora vicine alla barriera dei 500 milioni. Il Paese importa principalmente formaggio fresco, quale mozzarella o formaggio cremoso, ma anche altre varietà che possono essere utilizzate come intingolo. Altre importazioni promettenti sono nel segmento degli oli (verdure e semi) e grassi, latte in polvere e non lattiero-caseario, così come pasti pronti.
Il settore della vendita al dettaglio La Corea del Sud ha una percentuale insolitamente elevata di popolazione urbana, circa l’80%, e un forte ecosistema di vendita al dettaglio alimentare, che si basa su importatori e distributori specializzati. Gli ipermercati detengono quasi il 45% della quota di mercato e sono il canale principale per i prodotti alimentari importati. I nomi più importanti sono Homeplus, E-mart, Costco o Lotte Mart. Alcune interessanti tendenze possono essere viste anche sullo scenario della vendita al dettaglio; per esempio molti acquirenti di pesce coreano tendono a passare dallo shopping solo presso i mercati ittici tradizionali per concentrarsi di più sulla diversa offerta dei supermercati e discount. Poiché molti coreani vivono una vita frenetica e si concentrano sulla loro carriera, lo shopping online è anche significativamente più sviluppato rispetto ad altri Paesi asiatici e molti rivenditori hanno una forte presenza online.
Suggerimenti per entrare nel mercato Anche se la Corea è considerato un Paese in cui gli esportatori sono accolti da un sistema amichevole che facilita il commercio, i produttori interessati al mercato alimentare dovrebbero assicurarsi del rispetto delle normative nazionali in materia di importazione. Al fine di entrare nel mercato coreano, i produttori dovrebbero assicurarsi di essere supportati da un affidabile importatore di alimenti che li guiderà e fornirà informazioni vitali sul mercato, così come in molti casi sullo sdoganamento e sulla promozione. Anche gli agenti (agenti di offerta) potrebbero essere un’alternativa. Anche le strategie di marketing dovrebbero anche essere discusse con l’importatore, così come i piani a breve e lungo termine, il che consentirà lo sviluppo di una solida relazione. L’esclusività non dovrebbe essere un problema in quanto non è una richiesta molto usuale in Corea. Gli importatori possono essere trovati attraverso varie strategie, tra cui il contatto tramite un elenco affidabile, la partecipazione alle principali fiere alimentari, come il Seoul Food and Hotel o la raccomandazione di un Governo o agenzia commerciale.
Dopo il contatto iniziale i produttori possono inviare all’importatore di prodotti vari materiali di marketing, quali brochure e campioni di prodotti, nonché listini prezzi dettagliati. Infine, dopo tali passaggi, gli esportatori dovrebbero concentrarsi su degli incontri personali, i quali sono molto importanti per quelle aziende che vogliono avere successo in Corea. Le riunioni di lavoro e le cene con i contatti aiutano a creare fiducia e a sviluppare la comunicazione.